2024 Autore: Harry Day | [email protected]. Ultima modifica: 2023-12-17 15:48
Darsi tempo è così attento, così gentile con te stesso. Così gentile. Forse è questo che ci è mancato nell'infanzia?
Ho letto tre volte il libro Come diventare genitore di te stesso, cercando istruzioni su come compensare la mia voce interiore, che nei momenti in cui è difficile per me, non solo non supporta, ma al contrario, contribuisce alla fatto che mi sento ancora peggio, anche più pesante. E ho trovato comprensione nel processo terapeutico, nel mio, e nel lavoro con i clienti, nel tempo.
Consenti a te stesso di essere stupido o di non sapere quando inizi a imparare una lingua o approfondisci qualche area di conoscenza. Concediti la possibilità di imparare e avere fiducia in ciò che ottieni.
Consenti a me stesso di provare dolore sullo yoga, e capisci che il mio corpo, come mostra il trainer, non si piega ora, all'inizio del percorso. Sto solo respirando lì per ora. Vivere il mio dolore
Accetta l'idea che l'eccesso di peso non vada via dall'oggi al domani, ma l'acqua porta via un sasso. Nota i minimi segni di come il corpo sta cambiando e come cambia il tuo atteggiamento verso te stesso rispetto al lavoro svolto.
Rimuovi le aspettative da te stesso.
E oh, orrore universale, sopporta questa tua cattiveria e vulnerabilità e NON CORRERE!
Oggi abbiamo parlato con un cliente dei modi da usare in una relazione quando ti vergogni. E cercando delle opzioni, la maggior parte di noi cercherà di evitare la possibilità che un altro ci riconosca in un modo in cui non ci accettiamo. Così, la lotta con la propria immagine di sé contribuisce all'interruzione del contatto.
In terapia, il cliente impara a notare i momenti in cui si rannicchia in un riccio, proteggendosi dal mondo e dalle persone. Impara a dire allo psicologo quanto sia imperfetto. Per affrontare questa sensazione spiacevole e opprimente. E lo psicologo gli permette di essere reale, piccolo e stupido, debole o pigro, rende possibile sentire la sicurezza del contatto con te "chiunque". Questo momento di accettazione è così importante.
Ogni volta, con un nuovo incontro, si integra un pezzo di nuova conoscenza di sé, che forma l'intero processo di cambiamento, per il quale una persona arriva in terapia.
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