L'essere Umano Ha Bisogno Dell'essere Umano

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Anonim

La nostra soggettività (sé) è la casa interiore in cui siamo destinati a vivere le nostre vite. Se nella fase della sua costruzione tutto è andato bene, allora si forma uno spazio all'interno in cui saremo comodi e al sicuro, un luogo dove possiamo gettare i nostri vestiti e che ti accetterà come sei, dove sei sempre tuo. Questo è uno dei nostri pilastri più importanti.

Se agli albori della nostra vita (all'inizio della costruzione della casa di noi stessi) qualcosa è andato storto, un tale bambino diventa in una certa misura un senzatetto, non ha nulla su cui contare dentro di sé. A volte gli eventi che la psiche del bambino non è in grado di affrontare e le persone premurose non sono in grado di aiutare il bambino a "digerire" ciò che è successo, possono portare a un tale risultato. Di conseguenza, un uragano sta camminando nella sua casa, minacciando di distruggere i locali già fragili. Per far fronte alla catastrofe imminente, la psiche ha "murato" le stanze su cui è caduto il disastro naturale, lasciando piccoli pezzi di spazio vitale per vivere, isole di sicurezza.

L'ululato delle correnti d'aria, l'agitazione dei topi, ecc. sono paurosamente scambiati per la presenza di mostri-persone dietro il muro all'interno della casa (tutte quelle tragedie personali che il bambino non aveva nessuno con cui condividere e vivere formano zone così isolate di esperienza intollerabile, contatto con il quale la psiche eviterà ulteriormente ad ogni costo).

Con tali guasti nei primi anni di vita, una persona simile in futuro è condannata, oltre all'inevitabile collisione con le difficoltà della vita, a soffrire anche di se stessa.

Come ha scritto Thain Rosenbaum, Chiudere la porta di casa tua non la renderà sicura. Ma potresti essere in grado di chiudere la porta di te stesso. Nasconditi in una di quelle stanze, forse anche in soffitta. Striscia dentro e nasconditi dal dolore. Dopo un mentre, se sei fortunato, nessuno nemmeno si accorgerà che manchi… Non resta che decidere quando (se mai) rinascere”

È possibile "rinascere" da soli? Quasi impossibile.

Potremmo essere abbastanza fortunati da trovare una/e persona/e in una relazione con la quale costruiremo proprio la casa che non abbiamo mai avuto. Uno spazio in cui collocare e vivere insieme, comprendere e accettare quei pezzi di esperienza insopportabili, in cui era impossibile sopravvivere da soli.

Ciò porterà alla graduale demolizione di scantinati e stanze segrete e alla formazione di un senso di casa dentro di sé.

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