Esperienza Del Cliente

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Video: MyCAMPAIGNS: Gwen Kosmetik (Esperienza del cliente) 2024, Maggio
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Anonim

Avendo iniziato la fase successiva della mia educazione, ho affrontato un fenomeno piuttosto strano per la mia immagine del mondo: principianti e, cosa ancora più strana, recitazione che consulta psicologi senza la propria esperienza del cliente. Ciò ha causato in me molte emozioni contraddittorie e quindi ho tentato di comprendere un tale fenomeno per me stesso.

Uno dei compiti principali di uno psicoterapeuta professionista è quello di fornire al cliente l'immagine più priva di distorsioni della sua situazione di vita, pur rimanendo interessato e neutrale nella sua posizione terapeutica. Non è facile rimanere neutrali, perché il terapeuta è una persona viva, ed è impossibile, utopico immaginare di aver lavorato su tutto, anzi tutte le possibili angosce mentali, e ora nulla nella storia di tanti clienti risponde alle proprie esperienza traumatica. Al fine di minimizzare queste distorsioni, l'inclusione delle proprie esperienze e dei propri transfert, il terapeuta stesso va in terapia.

In questo momento, ammetto il terapeuta "inizialmente riuscito" - che ha potenti difese psicologiche mature, una psiche forte e flessibile in generale, e che ha affrontato con successo le proprie crisi di età e personalità. Letteralmente "adattabilità umana", in possesso di una riflessione sviluppata e in grado di far fronte al trasferimento della storia personale senza la partecipazione di un altro professionista. Tali individui, che hanno successo in tutti i sensi, sono rari, come le pepite, ma lo sono, e sono nella nostra professione.

Senza l'esperienza della nostra stessa terapia, non è chiaro come la nostra "persona adattiva" sarà in grado di comprendere e condividere veramente tutta quella paura, vergogna, impotenza e molti altri possibili sentimenti difficili che sono nati nel cliente proprio al momento della sua venuta a noi. In quale altro modo, se non "sulla propria pelle" per apprendere la dinamica dell'effetto terapeutico, per sentire e imparare a creare quello spazio terapeutico molto sicuro. Probabilmente, in questo luogo, l'artigianato si trasforma in arte; è difficile in un gruppo di studio imparare a lavorare e guarire con l'anima senza sperimentarla. E mi sembra che sia in questo luogo che dovrebbe essere collocata la responsabilità del terapeuta - nel creare e mantenere questo spazio sicuro e la capacità di cercare lo sguardo esterno da soli.

Purtroppo, nel nostro Paese, un punto così importante non è in alcun modo regolamentato e rimane interamente sulla coscienza di ogni singolo consulente. In vista di ciò, è particolarmente importante la fiducia nel terapeuta e nel processo terapeutico nel suo insieme, e ogni potenziale cliente "dalla strada" dovrà determinare in anticipo per sé quei criteri, in base ai quali sarà in grado di prova a fidarti del terapeuta. Esempi esterni di tali criteri possono essere la supervisione regolare, l'appartenenza ad associazioni psicoterapeutiche professionali, le raccomandazioni di specialisti in campi correlati e ognuno deve affrontare individualmente i criteri interni.

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