La Ragazza E Lo Spaventapasseri. Racconto Terapeutico

La Ragazza E Lo Spaventapasseri. Racconto Terapeutico
La Ragazza E Lo Spaventapasseri. Racconto Terapeutico
Anonim

Si stese sul letto e guardò nell'angolo. C'era una lanterna vicino alla finestra e inondava l'intera stanza con la sua luce, tranne quell'angolo inquietante e buio.

E lì, al buio, sedeva lo Spaventapasseri. Così la ragazza lo chiamò a sé.

IT si sedette e la guardò, e lei, intorpidita nel suo letto, cercò di trovare una via d'uscita da questa situazione - E se te la cavi e corri da tua nonna? Cosa dirà la nonna? Come al solito, si lamenterà che non sto dormendo e che non posso parlarle più dello Spaventapasseri. O forse io, pensò la ragazza, farò finta di non vederlo e dormirò sul suo male, mi girerò ora dall'altra parte e andrò a dormire. Ma il torpore che reggeva il corpo della ragazza non gli permetteva nemmeno di camminare. E la ragazza, facendo un breve respiro, chiuse gli occhi.

"Non lo vedo, non lo vedo", sussurrò tra sé e sé, già addormentandosi.

Al mattino, la ragazza, passando l'angolo, strizzò gli occhi cautamente lì, lo Spaventapasseri dormiva, la ragazza sospirò più calma, ma era ancora spaventata, e se non stesse dormendo, ma fingendo, e quando passo, mi prenderebbe…

Ma durante il giorno lo Spaventapasseri dormiva profondamente, la sua ora veniva di notte…

In effetti, lo Spaventapasseri voleva davvero mangiare questa ragazza, aveva una forza di volontà incredibile, con tutta la sua paura, la ragazza non lo lasciava avvicinare a lei. Come lo fece, lo Spaventapasseri non capiva e nutriva la speranza che la ragazza si rilassasse e gli permettesse di impossessarsi di lei. Oh, che bocconcino sarebbe…. Nel frattempo, dobbiamo aspettare … La bambina non può resistere così a lungo, dopotutto ha solo 6 anni …

La sera la ragazza ha fatto un tentativo: "Nonna, non voglio dormire nella mia stanza da sola, ho paura lì", ha detto la ragazza. La nonna guardò minacciosamente al di sopra degli occhiali e camminò davanti alla ragazza nella sua stanza, accese la luce e si voltò verso sua nipote.

- E cosa c'è di così terribile? Cosa stai inventando di nuovo? Hai visto di nuovo qualcuno? "No", rispose la ragazza, guardando di traverso all'angolo dove sedeva lo Spaventapasseri e sorrideva.

Tua nonna non mi vede e non sarà in grado di aiutarti, - una voce sibilante risuonò proprio nella testa della ragazza. - Non può essere? Posso sentirlo?!

- Nonna!

- Che cosa? - la nonna si fermò sulla porta.

- Voglio imparare a leggere!

- Perché dovrebbe improvvisamente? Secondo me qualcuno un paio d'ore fa non voleva nemmeno sentirne parlare?

- E ora voglio! Molto! - gridò quasi la ragazza.

- Calmati, - il viso della nonna si addolcì. Si avvicinò alla nipote, la guardò con gli occhi pieni di lacrime, - Calmati - disse la nonna ancora più dolcemente, - Domani comincerò a insegnarti, e ora vado a letto, e mi siedo con te e leggere per te.

La ragazza si addormentò, ascoltando la voce della nonna e tenendole stretta la mano con la mano, e già mezzo addormentata pensava a come ha trascorso oggi lo Spaventapasseri. E domani…. Per domani aveva un piano pronto…

Domani era un giorno libero. E fin dal mattino la ragazza ha camminato orgogliosamente davanti al cupo spaventapasseri addormentato fino a sua nonna, tenendo il Primer tra le mani.

La nonna guardò sorpresa la nipote:

- Oh, dici sul serio?

"Sì", rispose la nipote con aria di sfida.

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Due ore dopo, la nonna stanca ha detto che basta per oggi.

"No no! - gridò la ragazza, - devo imparare tutto oggi!"

La nonna guardò sorpresa la nipote.

"Va bene", disse la nonna, sedendosi, "non capisco perché c'è tanta urgenza, ma credo che imparerai tutte le lettere molto velocemente e imparerai presto a leggere, ma in un giorno non sapere come insegnarti tutto quello che vuoi.”

La ragazza guardò attentamente sua nonna, in cuor suo capì che stava dicendo la verità, sospirò - va bene, aspetterò ancora un po' - allora posso andare in cortile? - e avendo ricevuto risposta affermativa, corse saltellando a vestirsi.

Lo Spaventapasseri si sedette e si fregò le mani, stava aspettando la Ragazza. Oggi o mai più, decise lo Spaventapasseri. Ugh, che sciocchezza, che significa MAI, sarà OGGI. Basta giocare a nascondino, voglio mangiare, pensò lo Spaventapasseri, ed ecco cos'È.

Lo spaventapasseri osservò la vecchia che metteva a letto la ragazza, poi spense la luce e se ne andò. Ecco un momento tanto atteso, ora, ora…. Ma cos'è? !

La ragazza si sedette sul letto e accese la luce notturna, tra le mani teneva un libro.

- Aa, Bae, Ve…

Lo spaventapasseri scosse la testa: Ehi, sono qui! Che cosa siete ?! Guardami! Hey!!!

Ge, Te, Ee, - non prestando attenzione alle urla dello Spaventapasseri, con voce calma ma ferma, la Ragazza pronunciò le lettere.

Non può essere! Non può fare a meno di vedermi! Non può non sentirmi… - sussurrò confuso lo Spaventapasseri.

POTERE! - improvvisamente sentito IT.

C'è un mondo in cui vivi e c'è un altro mondo: interessante e pieno di avventure. E anche se imparo solo le lettere, ma presto navigherò con i pirati del mare e proverò abiti con le principesse, combatterò draghi e gli stessi mostri come te e li sconfiggerò, e poi ballerò ai balli.

E oggi - sono stato in grado di sconfiggerti!

La ragazza chiuse il libro, spense la luce, si girò su un fianco e chiuse gli occhi…

Lettere allegre, volteggiando in una danza, custodivano il sonno della ragazza.

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