Patch D'oro

Video: Patch D'oro

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Patch D'oro
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Anonim

Una volta, mentre camminavo su Internet, mi sono imbattuto in una descrizione di un'antica arte giapponese chiamata "Kintsugi". Questa parola in traduzione significa "toppa d'oro" e l'arte stessa è il restauro di piatti in ceramica usando una vernice speciale. Si ottiene dal legno laccato, mescolato con polvere d'oro o d'argento, e questa miscela viene utilizzata per coprire crepe, scheggiature e cuciture incollate di tazze rotte. L'enfasi non è nel mascherare il danno, rendendolo invisibile, ma piuttosto nell'enfatizzare, donandogli lucentezza ed eleganza. Risulta molto bello!

Nel XV secolo il Giappone era governato dallo shogun Ashikaga Yoshimasa. Un giorno ha rotto una tazza da tè cinese. Addolorato e non volendo separarsi dal suo amato oggetto, un partecipante indispensabile a tutte le cerimonie del tè di corte, la mandò in Cina per il restauro. La ciotola tornò da lì restaurata, ma allo shogun non piaceva affatto il suo aspetto: le bretelle di ferro che collegavano i frammenti sembravano terribili. Lo shogun si arrabbiò ancora di più e ordinò agli artigiani giapponesi di trovare un altro modo per restaurare la ceramica. Così è nata l'arte del Kintsugi.

La filosofia di Kintsugi è che i difetti e le imperfezioni non sono affatto qualcosa che vale la pena nascondere. Un difetto sapientemente accentuato, rende le cose più pittoresche, accarezza l'occhio e allude a una vita lunga e movimentata. Un oggetto che è stato reso più carino con l'aiuto di Kintsugi ha esperienza e può dire molto. Le sue rotture e crepe fanno parte della sua storia, del suo canto, da cui le parole, come sai, non possono essere buttate fuori.

Il fondamento filosofico di Kintsugi ci insegna a percepire correttamente il fallimento e ad apprezzare la bellezza dei difetti, e può essere applicato non solo alle ciotole di ceramica, ma anche alla vita umana.

E come mai questa meravigliosa idea arriva fino ad oggi! Il mondo moderno non tollera i difetti. Si crede che bisogna certamente liberarsene, adeguando se stessi, il proprio aspetto a qualche ideale. Bellezze impeccabili ci guardano beffardamente dagli schermi TV, costringendoci a succhiare le loro pance, interni eccellenti sulle pagine delle riviste ispirano malinconia e una vecchia sedia squallida non sembra più così accogliente. E le pagine sui social network si sono da tempo trasformate in una mostra folk chiamata "My Ideal Life", dove fotografie esemplari competono tra loro nella perfezione delle immagini.

L'uomo del 21° secolo è orientato al successo e agli standard. Nascondendo diligentemente le sue imperfezioni, fallimenti e fallimenti, si sforza di raggiungere altezze irraggiungibili, ha paura di mostrare agli altri la sua vulnerabilità. È ora di fermarsi e ricordare Kintsugi.

Se trasferisci la filosofia dell'arte antica nella vita di tutti i giorni, si scopre che puoi percepire i tuoi errori, fallimenti e difetti apparenti in un modo completamente diverso. Ricordalo quando ti senti sopraffatto, quando l'insoddisfazione per se stessa alza la testa, quando la paura di sbagliare ti paralizza e ti impedisce di fare un passo.

Forse non dovresti sprecare la tua forza ed energia per nascondere i tuoi difetti? Può essere d'accordo con loro, guardarli con affetto e franchezza, come si fa in Giappone, dove la mancanza è considerata un elemento unico della storia della materia. La ciotola, con le crepe riempite d'oro, si trasforma in qualcosa di più bello e unico.

Ognuna delle mie "crepe" è la mia storia, la mia esperienza, a volte molto dolorosa,.. Ma non rinuncerò a nessuna di esse. Grazie a ciascuno, ho imparato qualcosa di nuovo e importante. E le "toppe d'oro" che adornano la coppa della mia vita aiutano a conservare in essa la conoscenza e la saggezza acquisite, da cui traggo forza e divento più stabile.

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