Spazio Vuoto Ioi Qui Potresti Essere Tu

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Anonim

Giovedì depressione.

Spazio vuoto o potresti essere tu.

La depressione potrebbe essere così calda da riscaldarti? Sì. Estate, fa caldo. Calore, parlare del resort fuori dalla finestra, umore avanti e indietro, in modalità standby. Potrebbe esserci la tua pubblicità, ma qui solo l'ombra del mio corpo che si muove nell'asfalto fluttuante, gli alberi fingono di essere immobili, e da qualche parte lì, il ghiaccio si scioglie, senza rumore, impercettibilmente, e qui la malinconia del sudore tradisce un in agguato depressione. Se prendiamo e ci alziamo dalla sedia in questo momento, avremo una svolta ripida, se continuiamo a sederci, c'è una stagnazione irreale, l'agitazione non è raccomandata. La conversazione fuori dalla finestra sta diventando sempre più familiare, sono già con loro al resort, scegliamo i biglietti da questo paradiso di tristezza, ma no, sono ancora qui, e anche la mia depressione. La manderebbe in Cile, sì, forse in Cile, sarebbe un nobile gioco di parole: "depressione con il sapore del Cile, brucia come il tuo raffreddore".

L'affetto è una cosa interessante. È spaventoso perdersi in esso, ma senza di esso è insopportabilmente solo. Tale è il vicolo cieco. Certo, senza dubbio, c'è un mezzo, ma dov'è in una persona? Quando sono in uno stato di affetto, penso solo che non sono solo, quando non sono solo accanto a un altro, non mi sento così vuoto, ma ancora, perché illudermi se sto male quando l'altro mi lascia, e questo il vuoto mi diventa sempre più evidente, evidente, plasmato nei miei contorni, così solido, ed io, addolcito, ne riempio la forma. Tutto cambia posto e anch'io sono con il mio vuoto. E non importa quanto ci provi, non puoi aggiungerne un altro a questo modulo, assolutamente niente. E si scopre che sono nella forma di una clessidra, che scorre dolcemente da una forma all'altra, pur rimanendo la stessa forma che ruota attorno al proprio asse mentre è piena: vuota. Intorno al suo asse. Basta con le illusioni sui membri del circolo, non ce ne sono, ci sei tu e l'asse della vita, e anche questo sei tu. Ed è così strano che non appena mi riempio di attaccamento, la forza di attrazione del vuoto subito mi butta giù, e mi risucchia in se stessa, liberandomi per una nuova così vecchia tristezza della solitudine, e di nuovo mi riempio di esso, prendendolo per attaccamento. E dura infinitamente a lungo.

Caldo, ma moderato, non così tanto, per così dire, moderatamente superiore alle aspettative, sì, caldo. La depressione non scalda, ma non rinfresca, scalda senza scaldarmi, anzi mi scalda, ma non ne sento il calore. Ho perso di nuovo l'esplosione atomica, mi sono girato, e intorno al muro erano stampate solo ombre, ed ero caldo, e all'improvviso è apparsa un'abbronzatura, ma dentro era in qualche modo sudato, triste, strano, ma tutto questo calore sembrava essere per lei sola, e non a me, come se fossi come un luogo vuoto per raffreddare il suo ardore. Ed è caldo, mi brucia dall'esterno, gelo dall'interno, e io brucio, mi sciolgo, mi scarico lentamente nelle mie scarpe da ginnastica, senza mai scaldarmi in questo inferno nucleare.

Cosa potrebbe esserci di peggio della depressione in estate? Non lo so. Nulla. Sì, lo è sicuramente, qualunque cosa. Mi senti? Hey?! Nulla!!! Non provare, ti sento, il tuo grido si è spento prima di scoppiare, il suo impulso è andato nei tuoi movimenti fluidi e senza fretta, e tu stai ancora camminando seduto su una sedia. Ti sento, mio ardente, cinereo bagliore di sorriso. Sono così attaccato a te che sono pronto a diventare il tuo posto vuoto. Sono pronto a diventarlo, e tu?

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