2024 Autore: Harry Day | [email protected]. Ultima modifica: 2023-12-17 15:47
Ciò che vale trasformare l'impossibile nel possibile
Recentemente ho incontrato un uomo che ha mangiato su una scommessa. Mi ha detto che ha iniziato questo fantastico esperimento culinario al liceo. Invece di fare i compiti, immergeva dozzine di hot dog in acqua e poi se li infilava in gola il più velocemente possibile.
Vuoi conoscere il suo record personale? Qualcosa come 24 hot dog in 12 minuti. Cioè, un hot dog ogni 30 secondi
Quando gli ho chiesto perché lo facesse, ha risposto senza nascondere un sorriso: “Perché poteva. Bene, e solo per divertimento."
Prendiamo ora Philippe Petit, divenuto famoso per aver camminato su una fune tra le torri del World Trade Center (411 metri da terra senza rete di sicurezza) nel 1974
Quando gli è stato chiesto se fosse preoccupato prima dell'acrobazia, ha risposto: "In realtà, non mi preoccupo mai… non ne avevo motivo, perché era il mio sogno, e l'ho immaginato per anni"
Petit si sta preparando per questo momento (e per altri traguardi altrettanto impossibili) da quando ha imparato a camminare sul filo del rasoio da solo quando aveva 16 anni.
Nel suo TED Talk, descrive l'estenuante processo di apprendimento di questa nuova abilità.
Cosa lo ha aiutato ad andare avanti? Definisce l'intuizione uno "strumento necessario" nella sua vita. L'intuizione gli ha permesso di diventare il maestro di se stesso.
Quando compì 18 anni, Petit era già stato espulso da diverse scuole e la maggior parte del suo tempo lo dedicava a inventare e affinare i suoi movimenti. Divenne presto un abile funambolo, ma nessuno voleva assumerlo.
Per alcuni questo sarebbe un ostacolo insormontabile. Ma non per Petya.
Invece, ha deciso di eseguire le sue acrobazie "segretamente e senza permesso". La sua prima destinazione fu la Cattedrale di Notre Dame. Ha tirato tranquillamente una corda e ha ballato tra le cupole della cattedrale. Aveva 22 anni.
Petit, nonostante il cognome (tradotto dal francese - piccolo), ha sempre vissuto una vita eccessiva. Ha passato tutta la vita a rendere possibile l'impossibile. E sostiene che possiamo fare lo stesso.
Come esattamente? Improvvisazione
“L'improvvisazione è stimolante perché apre la strada all'ignoto. E poiché l'impossibile è sempre sconosciuto, l'improvvisazione mi aiuta a credere di poter spiare l'impossibile»
Petit è sempre stato inseguito non dal successo, ma dall'ignoto.
Nel suo ultimo libro, Creativity: A Magnificent Crime, scrive: "Un creatore deve essere un criminale, oltrepassando il limite". Non ci sono limiti nel suo mondo. Ma questo non significa che non ci siano regole. Attraverso il prisma del suo approccio, Petit ha sviluppato la sua lista di principi creativi, che includono: risolvere i problemi con l'intuizione, rifiutare di fallire, attenzione fanatica ai dettagli ed evitare valori tradizionali come la concorrenza, il denaro o lo status sociale.
La maggior parte di noi probabilmente non raggiungerà mai questo livello di disciplina e coerenza nella vita; ma ancora una volta, molti di noi non sono Philip Petit.
Questo è il problema. Il motivo per cui non sono stato in grado di avere un impatto (della scala desiderata) su questo mondo è perché mi sono persuaso di non essere uno dei grandi. Non sono Philip Petit. Non sono Steve Jobs. Non sono Picasso.
Tornando alla realtà, queste grandi figure fuori limite, iniziando il loro viaggio, probabilmente non hanno mai aspirato ad essere le migliori o tra le migliori. Ricorda, Petit non credeva nel vantaggio di confrontarsi con gli altri. Ha fatto quello che ha fatto perché voleva e poteva. (E la sconfitta non è stata considerata.)
Ho sempre voluto essere un grande scrittore. Si può dire che questa passione (a volte addormentata) mi accompagna da dieci anni. Ho scritto per giornali e riviste (ho anche frequentato la scuola di giornalismo per imparare a scrivere meglio), ma non mi sono mai sentito un creatore di successo.
Nel tempo, questa sensazione è diventata un serio blocco di scrittura. Ricordo i giorni in cui avevo sempre molto materiale, cosa scrivere - cosa pensare, cosa chiedere - ma ora mi sembra di essermi ambientato nella noiosa routine di un adulto noioso che va solo al lavoro e guarda troppo Netflix (Internet TV). I miei pensieri non sono più miei. Invece, mi piacciono le fantasie degli altri.
In altre parole, non sono un criminale. Sono un cittadino eternamente rispettoso della legge. Non sono mai stato espulso da nessuna parte (anche se, una volta al liceo, sono stato rimproverato per una camicetta - l'unica violazione in tutta la mia storia scolastica). E se qualcosa si fa difficile, smetto. La sconfitta non solo è possibile, ma spesso è una scelta.
Non so come cambiare questo modo di pensare
Ma i ricercatori Ulrich Weger e Stephen Lounen lo sanno
In uno dei loro studi, hanno chiesto alle persone di due gruppi di rispondere alle domande. I partecipanti al primo gruppo sono stati istruiti che prima di ogni domanda la risposta sarebbe stata brevemente visualizzata sullo schermo - troppo velocemente per la percezione cosciente, ma abbastanza perché il loro subconscio la capisse.
Al secondo gruppo è stato detto che i flash indicano semplicemente la domanda successiva.
In effetti, entrambi i gruppi hanno mostrato un insieme casuale di lettere, non una risposta. Ma vale la pena notare che i soggetti del primo gruppo hanno mostrato i migliori risultati. L'aspettativa che tu conoscessi la risposta ha permesso alle persone di avere maggiori probabilità di dare risposte corrette.
Pensare di essere capaci di più ci aiuta a fare meglio. Al contrario, pensare ai limiti delle nostre possibilità è ciò che ci limita.
Cosa possiamo imparare da questo studio? Problemi, dubbi, limiti vivono nella nostra testa
Un guaritore spirituale di recente mi ha detto che il mio blocco della scrittura è dovuto al fatto che la scrittura ha smesso di darmi piacere. Ero così ossessionato dall'idea di scrivere qualcosa di significativo, degno e grande che se i miei pensieri non fossero stati abbastanza grandi, non aveva senso scriverli.
Lui aveva ragione. Ho smesso di divertirmi a scrivere. Nessun piacere, a dire il vero. Tutto ciò che restava era una quantità eccessiva di stress per scrivere correttamente.
Scrivi una sceneggiatura da un milione di dollari, un romanzo da Premio Pulitzer, un post sul blog con un miliardo di visualizzazioni.
Dimenticavo che scrivere è un'emozione. Mi è mancato quanto mi piacesse trasferire le storie dalla mia testa alla carta. Ho dimenticato come ho avuto la pelle d'oca perché stavo descrivendo qualcosa in modo così vivido e non potevo nemmeno credere che queste parole appartenessero a me. Ho dimenticato che questo era il mio passatempo preferito al mondo.
Intuizione. Improvvisazione. Passione. Perseveranza. Attitudine positiva. Esatto, hai bisogno di tutte queste qualità per ottenere risultati eccezionali. Ma (qui sono d'accordo con il mangiatore di hot dog) non dimenticate di gustarlo anche voi
Fonte:
Traduzione: Alina Danevich
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